Scrivevo ieri con le parole dei "capi ", a Roma , della "desertificazione" spirituale nella quale viviamo.
Pensavo a come reagire; prendo spunto dalla Parola di oggi:
* ricordarmi che c' è "il nemico" che lavora, magari di notte, ma affascina.
* desiderio di di una fede appassionata alla "presenza" del Mistero e desiderio di
vivere il suo progetto con la preghiera che domanda fedeltà quotidiana...
* costruire perciò l'"edificio" della mia vita sul "fondamento giusto"...
* c'è un seme buono che sta crescendo amche se non sempre, facilmente, si vede
* un piccolo seme è presente e diventerà un grande albero...
* essere un pugno di lievito nella pasta di questa umanità a volte smarrita...
Rinnovare in me la certezza che " ...allora i giusti risplenderanno come il sole
nel Regno del Padre."
Può andare bene anche per te,penso.
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