sabato 23 gennaio 2021

NEL RICORDO DI "UNA MILANO"

 = In un articolo su "Avvenire" , Marina Corradi parlava della Milano della sua giovinezza come fossero stati dei"sessantottini fantasmi" e oggi "mendicanti di vaccini" suscitando reazioni alla quali ha risposto anche così...Vorrei eliminare qualche equivoco.

* Gli ex ragazzi del '68 non sono affatto "fantasmi" nella realtà...Mi riferivo alle immagini che mi si presentano davanti agli occhi nella Milano semideserta del lochdown, la sera, camminando sovrappensiero. E' così trasfigurata questa Milano vuota che la memoria mi riporta alla città viva, battagliera anche drammatica degli anni Settanta : quando le strade erano invase da cortei, quando quei ragazzi più grandi di me erano un tumulto di energia, rabbia, speranze... Credevo che sarebbero stati "giovani per sempre" come cantava Dylan...

* Una generazione invece che nel bene e anche negli errori, secondo me non pochi se penso alla svalutazione del matrimonio, alla libertà di aborto, che ha segnato e diviso il Novecento in un "prima" e "dopo":Una generazione che aveva ideali, belli o sbagliati, ma che ci si credeva, combatteva e viveva...E guardando alla passività di certi adolescenti di oggi,mi sono rattristata e mi domando dov'è l'energia della loro giovinezza...

* Infine vorrei dire ai lettori che ho voluto bene a quei ragazzi più grandi di me che volevano cambiare il mondo indipendentemente da come ci siano riusciti.E stimo particolamente quelli di loro che hanno insegnato e insegnano...Ma la  " la vita è davvero nelle nostre mani?"   peer me la vita non è "nelle mie mani". Se può essermi tota inn un istante come può essere mia?.Per me la svolta è stata concepire la mai vita e dei miei figli "nelle mani di Dio" ! E sono più in pace!


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