sabato 29 settembre 2012

UNA REGOLA DI VITA

Ieri nella basilica di sant'Ambrogio in Milano, dopo qualche tempo di preparazione, un gruppo di ragazzi  e ragazze hanno presentato all'Arcivescovo il loro impegno per vivere una regola di vita.
Penso che ognuno abbia scritto una propria  regola pur mantenendo impegni fondamentali comuni.
     Questo fatto mi ha suggerito alcune considerazioni:
* non è una regola che ti rende giusto o di fa virtuoso (vedi i 10 Comandamenti)
* è certo che siamo in un clima, in una mentalità, nella quale ognuno è regola a se   
   stesso fa quello che vuole e non deve/vuole rendere conto a nessuno
* sono convinto che vivere una impostazione della vita, qualunque, comporta avere e
   cercare di osservare delle regole
* nello sfacelo della fede cattolica che si vive in un "pezzo di mondo, di Italia, di
   Milano come è il Quartiere Adriano dove abito, mi sembra proprio che, rinnovare o/e
   ricuperare il contenuto della fede cattolica sia possibile se: persone, famiglie, si
   riuniscono in piccoli gruppi, dandosi una regola di vita personale (preghiera
   quotidiana in casa, letttura del Vangelo, Eucaristia, presenza nel quartiere) e quindi
   comunitaria come era la vita della prime comunità cristiane.
Ti ricordo ancora: " Erano perseveranti nell'insegnamento degli Apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiere.." (At 2,42)
E' una regola di vita. Sonoconvinto che se non si fa così...niente, parole,parole...
Perchè non incominci tu ?.

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