lunedì 12 agosto 2019

CIO' CHE L'INFERNO NON E'

* E' il titolo di un libro di D'Alessandro D'Avenia edito da Mondadori su don Pino Puglisi ucciso dalla mafia, al quartire Brancaccio di Palermo, socialmente e umanamente abbandonato. Don Pino faceva religione  nella scuola e affascinava i ragazzi/e, i giovani, giocando con loro...Alcuni dei ragazzi/e volevano seguirlo nel suo impegno di sacerdote, e potrei dire di educatore, in quel Quartiere..."Dove l'inferno, paradossalmente, non c'è." Non può arrivare con queste presenze!

* Si era presento con una scatola di cartone. L'aveva messa al centro dell'aula e aveva chiesto che cosa ci fosse dentro. Nessuna aveva azzeccato un risposta. Poi era saltato sulla scatola e l'aveva sfondata. " Non c'è niente."Ci sono io che sono un rompiscatole" Si è presentato così !
Ed era vero! Uno che rompe le scatole in cui ti nascondi, le scartole in cui ti ingabbiano, le scatole dei luoghi comuni, le scatole della parole vuote, le scatole che separano un uomo/donna dall'altro/a.

* Quando entra nella stanza il Cacciatore,un mafioso, vede il sorriso di don Pino che gli dice: " Me lo aspettavo" Le ultime parole di un uomo sono ciò che conta. Sorride, aspettava la morte, come una visita da lungo attesa. Lui muore con un sorriso...Vede chi ha sempre visto in tutte le cose, vede chi lo aspetta. Vede Dio faccia a faccia . E gli sorride.

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