martedì 4 agosto 2020

Pensieri per il nostro tempo: LA PAROLA PUO' TUTTO

* " Chiamo uomo chi è padrone della sua lingua " Questa senteza è di don Milani , ispirata un deciso desiderio di giustizia sociale...è come commento di quanto scrive Ariatotele che riconosce nella parola la marca che caratterizza l'uomo/donna e lo distinge dagli animali che ne sono privi. La parola: il bene più prezioso, la qualità più nobile, il sigillo più intimo...

* A una persona, a un gruppo, a un popolo puoi togliere averi, lavoro, affetti, ma non la parola. Un divario economico si ripiana, un'occupaione si rimedia, una ferita affettiva si rimargina, ma la mancanza o l'uso ridotto della parola negano l'identità, escludono dalla comunità, confinano alla solitdine e quindin riducono allo stato animale...

* " La parola" è la chiave fatata che apre ogni porta. E' l'antenna che capta ogni dimensione, La parola tutto può: spegnere la paura, eliminare la sofferenza, alimentare la gioia, accrescere la compassione. Ma essa è di duplice segno nella vita privata come in quella pubblica: con i cittadini onesti e i governanti illuminati si fa simbolica e quindi unisce, consola, salva; confiscata dai cittadini corrotti e dai demagoghi si fa diabolica e quindi dividi, affanna, uccide...

§ Sono riflessionin utili...ma sospendo per qualche giorno fino a Mercoledì 12 , penso...§

Nessun commento:

Posta un commento