* Antonio C. gioca al calcio ed è un bravo giocatore, a dire la verità.
Ma questa battaglia dei media per dire che è maleducato, volgare e si vergogni
perchè ha detto che il tipo di sessualità (dei calciatori e di tutti dico io) è affare di
ognuno, è assurda!
Mi sembra una malattia "mentale", morbosa, quelle dei media e quindi di tanti
giornalisti. Adesso c'è anche il metrosexual. La sessualità è un fatto ed è un dato.
Ognuno la viva secondo la realtà, la natura, come l'ho voluta il creatore...
ma chiamiamo tutto con il proprio nome.
* Antonio S. invece è in carcere per faccende finanziarie, mi pare. Ogni tanto scrive una
lettera a "Tempi" dove ha amici. Sono in sei in una cella di sei metri quadri.
Per poter fare un porcile ci vuole una spazio di sei metri quadri per maiale...
Ma gli amanti della giustizia non dicono niente!
Tutti, in cella con lui, ammettono di avere sbagliato. Scrive: perchè tanti resistono in
carcere e tanti si suicidano? ( ma di questi giorni non si parla più di suicidi di
imprenditori ecc..passata la moda!!!).
Bisogna avere un motivo. Per lui il motivo è una parola di Gesù:" Io ti salverò!"
Io e te non siamo in carcere ma il motivo del vivere quotidiano?
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