venerdì 23 gennaio 2015

GABRIELLA SAGHEDDU


E' evidentemente, dal cognome, un sarda, nata nel 1914, morta a 25 anni, nella trappa di Grottaferrata, proclamata Beata nel 1983.

Sorprendente è che una ragazza così giovane, entrata in un monastero di clausura nel 1936, sia proclamata Beata perché ha vissuto offrendo la vita per l' unità dei cristiani.

     Non ha fatto nulla di particolare ha chiesto e ottenuta dalla sua superiora di offrire tutto di sé e della sua vita in monastero, al Signore, per l'unità dei cristiani.
     E quando era in ospedale desiderava tornare a casa perché il monastero era la sua "casa" e nella concretezza di quella "casa " e delle "sorelle" che vivevano con lei poteva, nel rapporto con loro, concretizzare la sua offerta.
    Disintegrarsi nella semplicità del quotidiano offrendo tutto " io non sono niente...posso offrire tutto" in sintonia con il Signore che chiama i credenti all'unità. E lo faceva dicendo: "...questa mia casa è il Paradiso...!"

     Dal 18 al 25 Gennaio, dall'inizio del secolo scorso, si celebra la "Settimana di preghiera" per l'unità dei cristiani. Non so che cosa abbia fatto tu e penso che, purtroppo, ti possa essere sfuggito.
    Per questo ho ricordato questa ragazza: per mi stupiva sempre vedere la sua immagine quando andavo a Valserena ( monastero come Grottaferrata e Vitorchiano...).

    Penso che anche io, anche tu, possiamo vivere offrendo nella "casa" che abbiamo in attesa dell'unità di tutti i cristiani...nella Casa del Padre.

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