lunedì 6 maggio 2019

MARIA VERGINE : DIO, UNO STUPORE PER ME

* Mi ha lanciato in alto come una figlia leggera, da riprendere e poi rilanciare,
   un infinito gioco incantato in un punto. Le mie veste si sono aperte come ali mentre scendevo.
   Ma nessuno mi ha afferrata. Il dolore dell'impatto è stato uguale:

* Affanno di vivere come tutte le altre.
  E in più il non capire, niente illuminazione, consolazione,
  altera consapevolezza di essere speciale. Niente.

* Davvero ha potuto? Eppure sono viva.
   Viva del segreto consegnato al mio corpo piccolo, fn da principio indistinguibile dall'anima,
   e così è volato via, trascorso e nella gioia allargato.

* E quanti ho portato con me! Questo dopo, però.
   Me lo dicono che leggera com' ero li ho portati.

* Sono qui, sono qui per chi mi cerca,
   già pronta con questo manto ormai grande come il mondo.
   Come il cielo.
 

Nessun commento:

Posta un commento