giovedì 23 maggio 2019

VECCHIA E BELLA dice "LEI" di Elisabetta. BELLISSIMO!

* Sono tornata da Elisabetta. Sono partita la mattina presto, il Bambino ancora addormentato, Lo tenevo in braccio e camminavo veloce sulla strada di montagna che adesso mi sembrava corta, facile." Voglio arrivare adesso ! " Aveva detto Gesù appena sveglio e già stanco di polvere e sassi. Lo tenevo in braccio e ho visto subito la casa di Elisabetta e a sinistra il fico grande che toccava suolo...

* "Attenti!" dice una voce monella sopra la nostra testa. "Cadi!" rispondo spaventata alzando le bracci pronta a prendere Giovanni al volo! " Il fico è traditore, non si sale sui rami" Ricordavo le raccomandazioni di mio padre, ma già Giovanni si lasciava cadere tra la polvere. L'ho abbracciato sollevata. "Sei grande ormai...!"

* "Lasciali giocare, Maria! Non é la pianta di fico che devono temere" Elisabetta era vecchia e bella. Era stesa su una panca avvolta in una coperta bianca. Non era stupita. Non avrebbe potuto vedere Giovanni crescere..e lei raccoglieva quel che restava della sua vita con la pace di chi ha visto arrivare il Regno tanto atteso. Volevo parlarle di Gesù, ma parlò lei.

* "La madre del mio Signore mi visita e il mio cuore riprende vigore! La tua forza Maria raccoglie quella di tutte le donne che nulla sanno del bambino che portano. Può nascere come un canto di perfezione o avvolto nel mistero del male. Nasce una vita che non ci appartiene, ma solo...accudire! "

§ Non le ho raccontato nulla di Gesù. Ho fatto il pane e l'ho spezzato per lei, Zaccaria e i bambini. §

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