lunedì 27 gennaio 2020

NOI DELLE STRADE di Madeleine Delbrél

§ Stavo pensando e scorrendo tra i miei libri qualche ispirazione tra quelle che mi suggerisce a volte la lettura di un quotidiano, quando, un po' impolverato ha trovato " Noi delle strade "di Madeleine Delbrel prima edizione italiana 1969, Non è il racconto della sua vita ( 1904-1964) è una raccola di tanti suoi scritti,stampato da Gribaudi.§

* La lunga introduzione di Jaques Loew "Dio è morto...viva la morte" scrive:
  = Madeleine Delbrel ha diciasette anni. E' atea.
  = Se un giorno Dio, per lei, sarà Tutto, è perchè oggi essa va in fondo del Nulla.
  = Non si amerà Dio che scarsamente se non lo si è ignorato che  mediocremente.

* Penso che già questi pensieri, siano stimolanti. Se non conosciamo la misura esatta della nostra vita, sappiamo che sarà piccola, che sarà una vita piccolissima. Per alcuni l'infelicità ne occuparà tutto il posto. Per altri la felicità ne occuperà più o meno. Non sarà mai una grande infelicità o una grande felicità, perchè sarà tutta contenuta nella nostra piccolissima vita.

* L'infelictà grande, indiscutibile, ragionevole è la morte. E' davanti ad essa che bisogna diventare realisti,positivi. Dico: diventare. Io sono stupita dalla generale mancanza di buon senso. Ma è vero che ho solo diciassette anni e mi resta ancora molta gente da incontrare.

                       § Spero che ci siano diciasettenni che pensano così. Ne conosci? §

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