giovedì 12 gennaio 2012

CORLEONE

Si legge che questa città della Sicilia fu chiamata "città coraggiosa" dall'imperatore
Carlo V...Adesso quando senti Corleone pensi subito ai "corleonesi" generalizzando una "malavita" certamente presente.
     A me viene di fare così: ma non è giusto!
Per questo mi sono stupito oggi a leggere di un santo di Corleone, un certo Filippo.
     Apparteneva a una famiglia numerosa, i Latini, e fu un giovane brillante, violento 
     contro i soprusi degli spagnoli, abilissimo nell'usare la spada contro chi insidiava le
     fanciulle, umiliava i poveri, sfruttava...
     Dopo avere vinto in duello un abile spadaccino venuto dalla Spagna per ucciderlo...
     si ritirò in un convento di cappuccini...si chiamò Bernardo e visse a lungo 
     servendo tutti con i più umili lavori...lo chiamavano "il padre buono".
     Si dice che quando morì dovettero rifargli più volte il saio perche i "devoti" lo  
     tagliuzzavano per farne reliquie.
Chissà oggi i corleonesi...come lo ricordano!
    Mi piace ricordare ogni tanto, questi santi sconosciuti e ricordare quanti oggi ce ne
    saranno sulla Terra e nella semplicità del popolo di Dio che è la Chiesa.
Penso ad esempio alle persone che incontrandomi  o casualmente telefonandomi, come questa sera, quando sentono che sono un "vecchio" sacerdote mi invitano pregare per loro. E' una domanda semplice, ma ti accorgi che hanno nel cuore il desiderio di Dio.
E prego perchè questo semplice desiderio ci faccia capaci di seguirlo.
    Mi viene in mente un tale che disse: " ...Ti seguirò dovunque andrai..."
Desidero seguirlo, con te, anche se Lui "... non ha una pietra dove posare il capo..."
Potrebbe essere la nostra mente, il nostr cuore.

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