martedì 10 gennaio 2012

UN FALLIMENTO

Si chiamava Roberto, abitava, nei primi dell'anno 1000, in un castello, da nobile.
A 15 anni nel desiderio di una vita...più vissuta entrò in un monastero, e visse con impegno, secondo la Regola di san Benedetto; ma con il passare degli anni non si sentiva soddisfatto, gli sembrava che la Regola fosse vissuta formalmente ma non secondo lo "spirito" di san Benedetto.
     Con il consenso del superiore, dell'Abate del monastero dove risiedeva, si trasferì,
     desiderando di vivere "in stretta osservanza" la regola e la vita dei monaci, in
     monasteri diversi sperando che fosse possibile...
Per farla in breve: fondò il Monastero di Cìteaux (ci dici niente !? basta vederlo oggi !?)
ma ormai oltre i settanta anni, il Papa chiese al Vescovo della Diocesi di inviare Roberto in un altro Monastero indifficoltà e disordine a Molesme, il primo che aveva cercato di riformare.
     E Roberto, obbediente parti e lì mori, dopo dieci anni, nel 1111.
Qualcuno dei suoi monaci, alla sua morte, si chiese se non fosse stata un fallimento la  vita del monaco Roberto, e non fosse stato un "deluso nell'amore".
Certo: aveva vissuto tra delusioni continue ma aveva fatto tutto nell'obbedienza e per amore: innamorato dell'Amore.
    Ho fatto una sintesi della sua vita per me e per te.
    Se vivo nell'obbedienza concreta, nella mia situazione, per rispondere all'Amore di
    Gesù, non c'è fallimento, a volte amarezza, come sulla Croce, inizio della Vita.
    Anche per te, secondo la tua vocazione.

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