martedì 23 luglio 2019

NON NOMINARE, NON ABUSARE IL NOME DI DIO INVANO

* Non se ne parla quasi mai e non credo se ne parli al catechismo di piccoli e grandi. Il popolo di Israele circondato da molti popoli con proprie divinità, usa il nome di Jahwè, che è una parola ebraica, quasi una proposizione, che significa " Io sono quel che sono " (Gn 3,14) e quindi non usare il nome di Jahwè per fare scongiuri,  come usano i popoli...confinanti.

* Dio/Jahwè è accanto all'uomo/donna prima che gli si chieda qualche cosa, di Lui ci si può fidare in ogni istante, perchè Dio è accanto all'uomo/donna molto prima che gli si chieda, che lo si scongiuri, non c'è bisogno di conquistarsi la sua bontà con strane pratiche religiose. Comportatevi come si addice la Dio meraviglioso e potente, la cui gioia consiste nell'essere, con fedeltà, il vostro Dio.

* E' un cuore e una mente consapevoli della bontà di Dio.Il potere di Dio non è nella parte di coloro che lo invocano più frequantemente e insistentemente, ma dalla parte dei deboli, degli afflitti.  Il nome di Dio, Jahwè è un futuro:Io sarò! E quindi una vera osservanza del secondo comandamento significa: fedeltà anche contro l'infedeltà, amore anche contro l'odio, riguardo anche contro la mancanza di rispetto, fiducia anche in un clima di sfiducia contro tutti...Il nome di Dio, nel secondo comandamento è: Gesù!

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