martedì 24 settembre 2019

SUICIDIO ASSISTITO: OGGI LA CORTE

1. "La libertà:bisogna lasciare liberi di scegliere quando e come morire". E' l'argomento più ricorrente, ma non si può considerare la decisione di farla finita come una scelta di vera libertà, quando invece è dettata dal dolore, paura, solitudine, depressione, condizionamenti.

2." La scelta: a volte chi soffre non ce la fa più, deve poter morire." La sofferenza fisica e psicologica può diventare insopportabile, tanto che si vorrebbe solo morire. La vera soluzione a questi casi non è la morte, ma cure, assistenza e soliditarietà.

3. "Lo Stato deve garantire cure adeguate, ma anche la morte per chi non sa resistere" Questa tesi suppone che davanti alla sofferenza di un suo concittadino, lo Stato resti neutrale, considerando vita e morte sullo stesso piano.

4. " Umiliante dover andare in Svizzera per morire."  La Costituzione italiana già garantice il diritto di rifiutare le cure (art.32) e la legge 36 assicura il diritto alle cure palliative, la legge 219 apre alla sedazione palliativa profonda. Davvero serve altro?

§ Sentiremo oggi la Corte. Per ora e per sempre riflettiamo e preghiamo per saper soffrire unendo le nostre sofferenze alla sofferenze di Gesù Crocefisso, per il suo corpo: la Chiesa. §

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