mercoledì 26 ottobre 2011

GRATITUDINE

Dopo 46 anni mi sono trovato con i "giovani" di allora, della parrocchia degli "Angeli custodi". La circostanza era una celebrazione in ricordo di una amica deceduta qualche settimana fa, una di loro, sposata con uno di loro, che era lì, con noi.

Eravamo una trentina ( tutti  oltre i sessanta) e io ovviamente non ricordavo nè il volto nè il nome di tutti.
Venivano da diversi quartieri di Milano, alcuni dalla provincia, uno dalla Toscana, e altri hanno mandato i loro saluti, spiacenti per non esserci.
Tutti eravamo contenti e stupiti e tutti riconoscevano che i due anni (solo due) passati con loro, erano stati definitivamente significativi per la loro vita.
Ma ne parlavano sinceramente dicendo, anche tra di  loro, che era stato merito mio.

Ricordo quei due anni bellissimi senza chiesa, senza ambienti, se non alcuni locali della fabbrica in demolizione sul cui terreno sarebbe sorta la chiesa.
Ma ricordo anche che io ero in difficoltà, personalmente, nel mio "cuore" direbbe qualcuno.
 Per questo sono sempre più certo che è il Signore che attraverso la nostra umanità, debole,e, per quanto mi riguarda "peccatrice", opera nella vita di chi sa ascoltare.
Eravamo all'alba del '68 e tanti giovani fremevano anche inconsapevolmente.
Ringrazio la "tenerezza di Dio", come ripeto in questi giorni, che attraverso me, indegno, ha operato meraviglie nella vita di tutti questi... "giovani di una volta".
E...rinnovo la mia decisione di camminare con Lui...

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