martedì 31 gennaio 2017

MIGUEL MANARA

* Ieri ho sbagliato data (ogni tanto mi capita in questi ultimi tempi di vita)  e ha preso spunto da" don Bosco che ride" che la Liturgia celebra oggi.
Domenica invece ho risentito con piacere qualche brano del commento fatto da Nembrini ( in santa Maria rossa, in un salone stracolmo...) al Miguel Manara uno dei testi più usati da me per aiutare tutti coloro che incontravo o incontro, a rinnovare la vita.

* Dal mio testo in uso dal 1961, dai caratteri quasi invisibili, di questa drammatica storia vi metto queste considerazioni finali fatti del frate portinaio davanti al Miguel ormai morto:

" Ed ora sono solo. Ora sono solo nel mezzo dei vivi, come il ramo nudo il cui rumore secco fa paura al vento, della sera. Ma il mio cuore è lieto come il nido che si ricorda e come  la terra che spera sotto la neve. 
Perchè io so che tutte le cose stanno dove devono stare e vanno dove devono andare: nel luogo assegnato da una sapienza che ( il Cielo ne sia lodato ! ) non è la nostra. "

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