* Quanche giono fa, una settimana , è stato tra noi don Walter Magnoni responsabile della Pastorale sociale della Diocesi. Per quello che ha detto, qui già ho fatto alcune note venerdì 20 us. Rivedendo sulla rivista " Il Gallo " un suo intervento riprendo anch'io parzialmente qualche considerazione.
* Per uscire verso le periferie umane, la Chiesa deve avere le porte aperte non deve correre verso il mondo senza avere una direzione e senza senso. Molte volte è meglio rallentare il passo per accompagnare chi è rimasto al bordo della strada...si tratta di tenere assieme la fede e la vita: evitare una spiritualità disincarnata, ma evitare di dimenticare perchè mi sto muovendo verso i lontani...
* Ancora: mettere da parte l'ansietà per guardare negli occhi e ascoltare chi è rimasto ai bordi della strada. Siamo in una società dei "messaggini" e non si parla e non ci si vede più. Quando fai l'elemosina,guarda degli occhi la persona, toccala senza risposte veloci: "...adesso non ho tempo."
* Conclusione personale:Tutto questo muoversi della " Chiesa " deve essere soprattutto il muoversi dei singoli cristiani e delle famiglie cristiane, non perchè battezzate, ma perchè "l'amore di Cristo mi spinge" il battesimo vissuto è una chiamata per annunciare e fare incontrare Gesù e muoverci per Lui.
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