lunedì 29 ottobre 2018

ITALIA: ILLUSIONI O LACRIME E SANGUE

§ Prendo alcuni spunti da un foglio ricevuto, sulla situazione italiana, di Giorgio Vittadini.

* Cosa succederebbe se si decidesse di dire le cose come stanno, rinunciando a grandi proclami e deboli promesse e smettendo di guadare al consenso immediato? E se si ammettesse di non essere stati in grado di riformare l'assetto della macchina pubblica e di tutelare le fasce dei più deboli esposte a grandi cambiamenti...e che l'economia non è una scienza esatta?

* Si è smesso pensare che l'unione fa la forza e quindi si è abbandonata una politica internazionale comune: nessuna solidarietà tra ricchi e poveri, nessuna visione di lungo periodo...
E a casa nostra? Il clientalismo dei governi ha aumentato la spesa pubblica corrente... alcune Regioni hanno perpetuato il metodo delle regalie ...il mondo bancario pure...

* Lo scenario si completa con il grande discredito della classe politica...alla ricerca del consenso immediato usando le scorciatoie del pressapochismo  e della propaganda, apparendo più alla televisione che nei ministeri.   In definitiva: siamo sicuri che gli italiani non possano capire e forse anche accettare  che in questo frangente serve che tutti siano disposti a rinunciare a qualcosa...?   

§ Penso che ai più politicanti tra noi, possa servire per la riflessione e la discussione, penso!                                                              

1 commento:

  1. Io devo essere sincera , sono un po’ confusa sulla politica; se leggo giornali o sento tg, ascolto politici che dicono contro gli avversari se non gli stessi alleati in governo; l’Europa (Bruxelles , Merkel e compagnia bella) da tempo detta legge senza tener conto delle situazioni particolari dei vari Paesi; non tutti i paesi agiscono in sinergia rispetto ad impegni comuni , vedi migranti. Ascolto un politico e a volte quel che dice mi pare sensato, ne ascolto un altro di altro schieramento e idem.... ripeto io mi sento confusa e rischiando di non capirci più niente, non leggo più i giornali e ascolto un po’ meno il tg. Atteggiamento sbagliato sicuramente, ma faccio fatica a venirci a capo. Poi certo un pensiero concreto sul tema istituzioni pubbliche ( scuola, burocrazia, tasse ecc ecc) , sulla famiglia, sull’efucazione ce l’ho; nessuno mi ascolta quando anche vado a votare... gli scenari sono sempre differenti, non tanto rispetto alle “promesse eclatanti’ ma proprio rispetto all’idea originale , alla partenza di programmi elettorali! Io non ho votato i grillini, e ho fatto fatica anche a dare il mio voto a chi ritenevo almeno meno nocivo!!!! Ciao

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