venerdì 12 ottobre 2018

LA VITA: RICONOSCENZA E GRAZIA (Paolo VI)

* Ma sembra che il congedo (dalla vita) debba esprimersi in un grande semplice atto di gratitudine: 
questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente, un avvenimento degno di essere cantato in gaudio e in gloria: la vita, la vita dell'uomo/donna...

* Nè  meno degno di esaltazione e di felice stupore è il quadro che circonda la vita dell'uomo: questo mondo immenso, misterioso, magnifico, questo universo dalle mille forze, dalle mille leggi, dalle mille bellezze, dalle mille profondità. E' un panorama incontevole. Pare prodigalità senza misura...

* Assale a questo sguardo ritrospettivo, il rammarico di non averlo ammirato abbastanza...nè osservato quanto meritavano le meraviglie della natura,le ricchezze del micro e macro cosmo...Perchè non l'ho studiato abbastanza questa stanza nella quale si svolge la vita ?

* Devo riconoscere che tutto che è stato fatto per mezzo di Lui, è stupendo. Ti saluto e ti celebro all'ultimo istante, sì, con immensa gratitudine e ammirazzione, tutto è dono...ma dietre la vita, la natura, l'universo sta la Sapienza e (Tu ce lo hai rivelato o Cristo Signore) sta l'Amore...

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