domenica 20 novembre 2011

LA TUA LUCE BELLA E INFINITA

Diceva così, in dialetto siculo, un vecchio morente, padre di un "piccolo fratello di Gesù", ripetendo una canto che conosceva: "Fammi contemplare, davanti a Te, la tua luce bella e infinita!"
E' il desiderio che suscita l'Avvento: siamo alla seconda Domenica.
In questa attesa mi è chiesta con Giovanni Battista la conversione cioè un cambiamento, come allora, una conversione precisa: da una fede formale: "siamo figli di Abramo" ad una fede che sia "obbedienza" al Mistero nella concretezza della mia adesione a Gesù presente nella Chiesa.
      Una fede concreta che rischia la vita come la suora indiana che è stata uccisa all'inizio della settimana perchè si opponeva al potere dei latifondisti che volevano  impadronirsi delle le terre scacciando  chi ci abitava da secoli...
una fede concreta che ti fa trovare tempo, al mattino e anche alla sera, per pregare prima di uscire di casa, prima di coricarti...
Una fede concreta!
Mi viene in mente Girogio La Pira, il "sindaco santo" deputato alla Costituente dove diede un contributo decisivo alla stesura degli articoli della Costituzione, eletto Sindaco di Firenze difese i più deboli, i senza casa, i senza lavoro...
andò in Vietnam dai "rossi" a intercedere per la pace dopo avere chiesto di pregare a tutti i monasteri d'Italia...
      Per vivere un fede autentica e non formale occorre essere in una compagnia,
in una comunità di persone che diventano anche amiche e vogliono vivere la stessa attesa...e contemplare la Tua luce bella e infinita.
                                Vorrei avere una compagnia così!

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